venerdì 7 gennaio 2011

I dolori del giovane Walter (Luciana Littizzetto)

Per fortuna io non guardo mai "Che tempo che fa", così tutti i monologhi sono stati nuovi, e comunque con la memoria che mi ritrovo, sarebbero stati nuovi ugualmente.
La Littizzetto mi fa morire dal ridere, mi sono proprio sbellicata, proprio a ridere da sola come una squinternata.
Ma anche con gli altri libri è successo così, io leggo, immagino di sentire lei che parla e penso subito "ma come le viene in mente???" e poco importa se ormai gli argomenti sono triti e ritriti, quel che esce dalla sua mente a me fa ridere alle lacrime.
E in questo periodo è quello che mi ci vuole.

martedì 4 gennaio 2011

Come sabbia è il mio amore (Kyoichi Katayama)


Ho comprato questo libro perchè in copertina è evidenziato che si tratta dello stesso autore di "Gridare amore dal centro del mondo" , ma dopo le prime pagine era già abbastanza chiaro che non ha niente a che vedere con il precedente.
E' la storia di una coppia mediocre ma in realtà sono solo due solitudini che si sono trovate e si sono abituate a condividere gli stessi spazi; lei cresce in grembo una bambina di cui, in realtà, la sorella è la madre genetica, e lui, niente, indifferente come se la cosa non lo riguardasse finchè lei, incapace di affrontare il paradosso, impazzisce e non  lo riconosce più.
Lui che fino ad allora aveva pensato di non dover essere coinvolto, prende lentamente coscienza della follia della moglie e si ritrova a doverla affrontare ma scappando, insieme con lei, ovvio.
Uno o due colpi di scena che non sono stati sfruttati a dovere dal narratore, e un finale in sospeso.
Come molti romanzi giapponesi è molto incentrato sulla profondità dei pensieri, ma poco sulla storia, e infatti ancora non mi riesco a spiegare perchè in tutto il romanzo la sorella /madre genetica compaia solo 3 volte...
Comunque 3 stelline. E mi piacerebbe proprio sapere se poi rimangono insieme.

lunedì 3 gennaio 2011

2011, anno nuovo...

Ho sempre pensato che non bastasse semplicemente cambiare il calendario per far cambiare le cose, ma il 2010 è stato un anno orribile, per cui, pur non riponendo molte speranze nel 2011, è difficile che non sia migliore.
Quindi...
Ti prego 2011...
SORPRENDIMI!